76 il simulato entusiasmo, onci’ egli è preso, le ardenti parole, che le indirizza, placano i suoi sdegni. Ella comprende quella passione ; quel linguaggio, quelle idee sono le sue, infine ella truova in lui quell’ ideale, che da si gran tempo andava sognando, e se ne innamora tanto più facilmente, che già le era noto il tradimento d’ Ascanio, e gli avea dato congedo. Il dottore approfitta di queste disposizioni dell’ animo suo, per accenderne sempre più i furori ; ed ella si getta di pazzia in pazzia, sino a correre il palio co’dragoni e villani, dando alla gente lo spettacolo, e se ne vanta, d’ una caduta, che poteva riuscirle fatale ; tanto che, da ultimo, quel dabben uomo del conte Pomo, il quale non sa nulla della finzione del medico, e forte di lui si meraviglia e il rimbrotta, ne perde la pazienza e vuole por modo a quegli eccessi. La moglie stima quella esigenza soverchia ; si scaglia contro la tirannia de’ mariti, e, per trarla appunto dal barbaro giogo, il suo complice le propone una fuga. La fuga, per un accidente, da lui fatto sorgere, è impedita ; ond’ ei le fa comprendere che più lor non rimane altro scampo, che torsi alle noie ed a’ mali