67 ricorre allo spediente che tanto giovò all’ incredulo Orgoue, quando volle pel fatto proprio sincerarsi della virtù di quel pover’ uom di. Tartufo, e si nasconde sotto il tavolino. La trama gli è allora aperta ; ed indi a poco la denunzia al padrone, che questa volta non lo discaccia, ed apre alfin gli occhi sulle male arti di quella volpe in gounella. E’ vince però il suo dispetto, e non fa mostra di nulla. Giu-gne intanto 1’ ora del contratto ; e’ lascia che il notaio e gli altri si raccolgano nella sua stanza : solo che, in luogo di riceverli in un dubbio lume, coni’ era l’intesa, la stanza sfolgoreggia di luce. Quel subito mutamento mette in cuor loro paura; essi ne traggono non so qual tristo presentimento, e questo bentosto s’ avvera, quando, posti i nomi nell’ atto, il marchese domanda vederlo, ed esitando il notaio, corre, come può, a strapparglielo dalle mani. Sventata a questo modo l’insidia, e’ scioglie il freno alla collera : fa bastonare all’ uscire il notaio, ordina il convento alla figlia, mette fuori la serva falsa e bugiarda. Gli altri non-gli danno altro impaccio, e tacitamente da sè se 1% battono.