135 mossa dal sig. Zanardelli per giovare appunto, come fu pubblicato, gli artisti ; e ad essa con nobil pensiero gratuitamente pur cooperarono la giovinetta signora Ferliga, e il direttore d’ orchestra, sig. Antonio Gallo. Venezia, i cui generosi istinti sono già noti, e mai non è lenta a cogliere il destro di fare il bene, v’ accorse in folla, onde tanto più vivace e fiorito fu il trattenimento. In esso ebbero principal parte, e soli e in comuni concerti, i fratelli Mirco con quel lor clarinetto, che nessuno toccò mai con più soave e sottil magistero, con più singolari arditezze, massime il fratello Domenico. Torna inutile riferirne e numerarne le pruove. La gente, da un pezzo avvezza a quelle straordinarie bravure, di leggieri le immagina. L’occasione gl’ ispirava ; eglino sorpassaron sè stessi, e furono immensi gli applausi. La signora Ferliga è una gentil giovinetta, ed una sonatrice non meno gentile. Ella tratta il cembalo con una superiorità maggiore degli anni, e in essa egualmente s’ ammirano e la sicurezza del tocco e la facilità del maneggio e il musical sentimento ; delle quali virtù diede saggio in un concerto sopra