vone, e le rimanenti di maestri minori, non tutti ben identificati. Di tutte le sedici tele che oggi formano l’intero ciclo pittorico dei dipinti disposti intorno alle pareti, due tele di « Filosofi », oltre alle due a monocromato con soggetto allegorico di evidente altra provenienza, qui poste per completare l’apparato decorativo, mostrano di non aver appartenuto alla serie originaria dei « Filosofi » della Libreria, date le loro differenti dimensioni e le evidenti diversità che essi presentano nelle finte nicchie di fondo. Dovevano queste tele oblunghe, e più particolarmente quelle che occupavano sulla parete verso la Piazzetta gli spazi fra finestra e finestra, posare su un finto zoccolo, su cui era dipinta a terretta monocromata « finto bronzo » una storietta : ed è probabile altresì che anche su nell’alto, comparti a pittura decorativa legassero queste tele al cornicione su cui posava la volta dorata del soffitto. Nei vasti rimaneggiamenti che nel settecento qui sconvolsero ogni cosa, tutte queste tele minori, ornamentali, disparvero; ne rimase solo il ricordo vago nei libri, a cui oggi ci si afferra nell’immaginare qualche motivo decorativo, che pur non turbando la nobile bellezza di questo mirabile ciclo pittorico, aiuti tuttavia a incorniciare, e dar omogeneità ed unità di insieme alle numerose tele superstiti, collegandole con la ricchezza pittorica e decorativa della grande volta del soffitto. Lavoro certamente vasto e complesso, quanto difficile e delicato, portato nobilmente a compimento dal pittore romano professor Giovanni Costantini che ne ebbe l’incarico, d’intesa con la Direzione generale delle Biblioteche ed Accademie, dalla R. Sopraintendenza ai Monumenti, che insieme all’ingegner Luigi Marangoni, diresse ed amorosamente curò tutta l’opera di restauro e di ripristino della risorta Libreria Sansoviniana. Oggi le sedici tele, di cui quattordici con figure di « Filosofi », che forman decorazione intorno alle pareti della grande sala, appaiono così distribuite: Parete della Porta d’ingresso: Sopra il timpano della porta : di Maniera paolesca, due Figure giacenti con libri e cartigli, a chiaroscuro; provenienti dalla soppressa Chiesa di Sant’Antonio di Torcello. A sinistra della Porta : i. — Paolo Veronese. - Un « Filosofo » si avanza tra pile di volumi a parlare con gesto ampio, calmo, nobilissimo, intonato alla 63