PARTE SECONDA
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amico fatto noto ; per lo che mi vidi obbligato a non far istanze a sua santità contra le richieste del Fistenberg per prevenire la morte dell’elettore, ma di protestar positivamente contra ogni abilitazione che dalla santità sua il cardinale avesse cercato d’impetrare.
   Così risolutomi, entrai da nostro signore che sedendo stava presso d’un tavolino, sopra di cui era un Crocelìsso. Nel vedermi, mi colmò di benedizioni e di felicità per il salvo arrivo ; indi ammessomi al bacio del piede, mi fece poi levare e mi domandò subito della salute dell’imperadore e dell’augustissima casa, e del fine di tanto mio sollecito ritorno.
   A ciò risposi : « Le novità ch’io porto, beatissimo padre, sono le maggiori ch’aver possa il mondo; perchè con la morte dell’elettor di Colonia è già tutto in procinto di andar sossopra, quando la santità vostra con la sua somma giustizia non li dia rimedio ».
   Al sentir pronunciar il pontefice la morte dell’elettore, con voce così alta e flebile che m’atterrì ed esclamando, disse : «Oh! povera anima!». Io, non sapendone la causa e molto meno per il buon concetto ch’avea nel mondo avuto quell’ecclesiastico principe, restai vieppiù sorpreso; ma ogni maraviglia mi tolse la santità sua soggiungendo che quel prelato avea voluto posseder la chiesa di Munster senza la sua dispensa, la quale non gli aveva potuto dare contra li canoni, e che ciò non ostante, per le adulazioni d’alcuni religiosi teologastri, s’avea fatto lecito il possederla contra la volontà della santa sede. li più, voltatosi al Crocefìsso, seguì dicendo : « Oh ! Dio, abbiate misericordia di quella povera anima, se più n’è capace ».
   Quindi presi la congiuntura di addossar una tale reità di quell’arcivescovo al cardinale de Firstenberg, ch’era stato suo primo ministro e favorito, e che seco altri non avea, che riformatori de’ canoni. Soggiunsi poi : « Questo cardinale, promosso dalla santità vostra, più per divertire molti inconvenienti che per propria elezione, benché sia d’una casa riguardevole, membro dell’imperio ed ecclesiastico, contuttociò per secondare la sua ambizione si è fatto della patria, dell’imperio e dell’imperadore ribelle: vizio che da me non è attribuito al carattere