333 mdxxxw. 01 dono. 334 Collegio di le biavo, siohè domati nel Conscio di X si fari. Fu da poi udito l’oralor dii duca de L'rbin capitarne renerai nostro, clic da Vicenza dove el se trova li ha mandi el modelo di forlificar Vicenza a uno modo sari inexpugnabiie, minando el borgo el cinque bellissimi monasteri de monache die vi Sono, videlicet.......el tuor el monte dentro, sarà fotte ; et fo parlato et udito quclo el scrive su questa materia. El qual duca dovea venir qui, ma ha muli pensier et va al suo Slado. Hem, monstri modelli di certo bastion se ha a far a Verona, lutti ben falli eie. Fo parlato de forlificar Zara, el duca predillo si ha offerto di andarvi, alcuni de Collegio sente, altri non sente che lui vadi, siebè nulla fo concluso. In Quannlia Criminal, sier Jacomo d» Canal propose come avogador de Comun, che sia fatto grafia a uno sier Alvise Guoro qu. sier Hironimo fo podesli a Grisignana, qual è in l’armamento stato «tenni mexi et fo bandito di terre el lochi, et rompando stagi anni.....in prexon el torni al bando ; li manca a compir anni do. El messe li fosse fatto gralia el vadi al suo exilio. Fo dito per un XL saria bon lezer il processo. El noia. Fo bandito absente per liaver fato api-car uno prima havesse formi il processo. Andò la parie : balloti do volle, non fu presa. Ave l’ultima volta : 2 non sincere, 16 di la parte, 17 di no ; et fu proso di no. A dì 18. La mattina, fo lettere di Uomo, di 14 ; di Cotron, dii proveditor Canal di /' ar mata, di 2; di Pranza, di 9 ; di Constantino-poli, di 14 Ma20 vechie ; di Trento, dii Rosso. Il sommario di tutte scriverò qui avanti. Vene V orator cesareo per cose parlicular, et che ’I scriveva a Zcnoa se la Signoria volea scriver, et fè lezer alcuni avisi de Coron. Ha poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla. Prosono far salvocondulo ptr uno mexe a prò Lorenzo Marnvoia, andari a trovar i veri confini de frati di Cnrizuola, si come fu preso in Pregadi. Fn posto, la gralia di sier Hironimo Contarmi qu. sier Arrcolo, va capitanio in Fiandra, resta ha ver per soraeomilo ducati 350, che li siano dati come ad altri è sta dati. Parlò conira sier Gasparo Mali-pioro savio dii Conseio. Li rispose sier Antonio So-rian dotor cavalier so cugnado, el fo presa la parte. Il qual sier Gasparo .voi dar a lutti chi è sta sora-comiti et i creditori grossamente el non fo balotata. Fu preso, luor certi danari per mandar a Tren- to al Porro, Avogaro et Rosso, per do inexi per le spexe. Fu preso, luor ducati 3150 per armar la barza. Fu proso el trovi zerca ducali 27 milia per biavo, videlicet da li Monti che no serve ducali 10 milia, et adesso li darano 6000 di danari di Zecca deputi a tormenti, ducali 11 milia de Procuratori, imprcsledo ducali 5000. Et il Irato de fermenti sia ubligi a la restitution ut supra. Fu preso luor danari por canevi ; itevi, per li camerlenghi de Comon per pagar li salariadi. Da Bovi a, di l’oralor nostro, di 14, rice- 105 rute a dì 18. Man la lettere baule dal Provedilor de l’armada por homo sposta, questa mattina ricevute. Mò terzo zorno, vene de qui uno homo dii duca de Savoia, mandalo al Pontefice, dicendo a Soa Salititi, che soa cxccllenlia li piaceva haver inteso la sua venuta a Niza, per bocarse col re Chri-slianissimo ; non volea lassarli la foriera in soa podesli, ma ben (aria iurar li castellani a Soa Beatitudine. Et cosi liozi son stato dal Pontefice, mi disse questo, et haverli risposto clic quel duca li era parente et li piaceva vederlo esser ubodieote a questa Sede, et che ’I casteilau stesse in la forteea senza far altro iuramento ; et che parleria al reverendissimo Tornon de questo. El qual Cardinal disse el re non consentirla porche dove lo aloza é la forteza, et So» Salititi li disse scrivesse in l’raiua et el nontio de Savoia scrivesse al sao duca. Poi mi disse che Soa Sarrtiti Iteri in concistorio disse che hesscndo la causa dii matrimonio dii re di Anglia degna di esser expedita per iuslilia, la foce propo-nor al reverendo Gipisndii auditor di Rota se lo excusalor possi esser admesso, non havendo mandato da procieder in la causa prineipal. Sopra il che hcssendo sti tolti li voli da li reverendissimi cardinali, fo risolto elio lo excusalor non sii admesso, non havendo mandalo in la causa prineipal. Li dimandai come seguiva le cose col signor Ascanio Colona, disse die havendo Soa Beatitudine animo che in ogni parte de Italia se conservi la pace et quote et fato miender voleva procieder per via de iuslilia el non por altro mezo, però non poteva far indicar a un tempo el possessorio et il pctilorio, el aspda di questo risposta, havendo ne le mmi Son Sanlili el liol fo de Malalosta Raion do lochi, noé Beton et la Bastia con la iurisdition rte Pcrosa. Sua Beatitudine ha mandato uno suo capitanio, el qual con aiuto de la comunità de Porosa, per aspelar a quella, Ita fatto un cerio numero de fatili et prese quelle do torre. Son venule lettere di Spagna