PARTE PRIMA 31 Il mio soggiorno in Roma era di continuo con letterati e con più cardinali, e tra gli altri con Ghigi, col quale ogni sera andava a trattenermi. Non mancava di andare a far riverenza ancora a Cristina, regina di Svezia, due giorni la settimana almeno; poiché mi voleva seco in discorsi ora de’ turchi ed ora de’ studi, e mi obbligò a scriverle quella lettera del Bosforo Tracio, eh’ ho detto. Non mancavano in quella corte principi d’emulazione, che per certe circostanze penetrate dal signor Cardinal Ghigi, mi consigliò il medesimo alla sollecita partenza, con ragioni profittevoli. Poco prima che partissi, successe la numerosa promozione de’ cardinali; fra’ quali vi era l’abate Ricci, che il giorno precedente era stato per ore meco in mia casa sopra più discorsi matematici. E ricusando di vestirsi di porpora in risguardo al suo genio ritirato, mi fu commesso dalla regina l’avvalermi della buona amicizia e familiarità che avea con lui, per persuaderlo all’obbedienza. E benché ricusasse tutti, contuttociò con tre o quattro altri suoi più intimi sempre mi ammise; ma durante il mio soggiorno non potei rimoverlo dalla presa risoluzione di non accettar la porpora. Mi licenziai in ultimo da sua santità che, vedendomi risoluto a prendere l’esercizio della guerra, mi onorò di comandare al signor Cardinal Cybo, secretario di stato, che scrivesse una lettera al Cardinal Buonvisi, nunzio apostolico a Vienna, acciocché mi assistesse. Il Cardinal Di Luca, vedendomi vicino alla partenza, e per i fatti molti discorsi seco del dispiacere che aveva tanto la santa sede, che la repubblica di Venezia, per i dissapori insorti nella resistenza che fece il cavalier Zeni am-basciator della medesima agli ordini di sua santità, che proibiva i franchi, e riflettendo che Casale già cadeva o era caduto nelle mani de’ francesi e che molti delli vescovati dello stato di Venezia restavano senza provvisione di vescovo per punto della pretenzione che questi non fossero preconizzati in concistorio che per cardinali veneti, mi diede più ordini e commes-sioni per valermene in quella repubblica intorno a qualche aggiustamento su questo particolare, senza che il Cardinal Cybo sapesse niente.