72 AUTOBIOGRAFIA DI L. F. MARSIGLI unite. Perciò scelsi di occupare con l’attacco l’intiera linea di Buda, che va parallela alla città dell’acqua ; e ciò sortì la di lui approvazione. Ed a quella drizzando immediatamente il mio progetto, ne formai il disegno e scrittura; ch’esaminata dalla sua prudenza, mi fu proibito di comunicare ad alcuno tali pensieri. (Scrittura con disegno, come si vede etc.). Negli ultimi di maggio il duca medesimo si pose in marcia per Strigonia. Ed io, seguitandolo per le poste a Qomora, fui assalito da più termini di febbre, che mi obbligarono a restare per alcuni giorni ; dopo li quali lo raggiunsi a Vicegrad, due marcie lontano da Buda. E meco parlando dell’attacco, col fondamento della passata sperienza, si confermò sempre più nell’opinione che vi fosse miglior oppugnazione della già progettata ad Eden-burgo. Continuava l’esercito la marcia insinattanto che più a basso di Santo Andrea scoprisse la piazza che, risarcita nelle fattele breccie, era tutta bianca. In fine si giunse poco sopra de’ bagni caldi col campo, cioè poco lungi dal tiro del cannone. Furono fatti molti consigli, ma il duca sempre si attenne a dir costantemente che non vi era altro attacco che il già detto, e ne fece vedere all’elettor di Baviera il progetto con ogni ragion militare, affinchè col suo valido corpo assistesse dove il maggior cesareo esercito non potea soffrire. Ma essendo quest’unione diversa dalla sua idea, ch’era di voler un attacco particolare e tutto affatto separato, fu obbligato il duca di Lorena ad occupar con gli approcci la metà di quella fronte, che si era progettata in Edenburgo, lasciando che l’elettore ripigliasse il suo antico attacco del castello. Questa divisione fu causa che la piazza di Buda non cadesse almeno un mese prima e con molto minore spargimento di sangue cristiano. Il duca, in quella congiontura di riconoscere l’attacco, che dopo chiamossi imperiale, non mi allontanò da pericolo alcuno, avendomi impiegato tre giorni continui a riconoscere l’oppugnazione e la forma del campo e la circonvallazione. Le prime linee si drizzarono alla città bassa, detta dell’acqua, dove per tre notti continuamente si avanzarono con l’erezione d’una buona batteria, ch'aprì quel muro. E desideroso il principe