PARTE TERZA 135 basciadore ad interporsi con la corte di Vienna, affinchè dalle guernigioni d’Oèssek non si esigessero dalla Schiavonia le contribuzioni. Promesse l’ambasciadore questa interposizione, ma contra mia voglia; perchè conoscevo che ciò era un voler domandare un’armistizio d’un tratto di terra (che si faceva loro comoda per la sossistenza di Belgrado), prima di cominciare a discorrer di pace, o con i preliminari o con il fondamento de’ trattati. L’ambasciadore però, per mostrar vieppiù ferma la risoluzione del suo re nel volere interporsi in tutte le possibili soddisfazioni d’ambedue le parti, abbracciò l’impegno; ini io ne dovetti essere il mallevadore, scrivendone al generai conte Gui-dobaldo de Starhemberg, comandante d'Oéssek suddetto (come apparisce etc.). Questo seraskiere continuamente mi volea seco in que’ giorni che in Belgrado ci fermassimo per metter in ordine le barche ed il convoglio necessario alla continuazione del viaggio. Mi trattenea in giuochi ed in suoni, ed ammetteami seco a pranso ed a cena, fra continui discorsi di guerra e di pace. Mi regalò d’una camicia e d’un paio di calzonetti di fina tela, secondo l’usanza de’ turchi. Dovendo poi riportarsi in patria una compagnia di giannizzeri del Cairo, per iscorta a noi la diede, acciocché i legni che ci doveano condurre a Ruscik non avessero temuto verso di Orsova alcuna violenza dagli aiduchi cesarei, li quali sogliono senza ritegno contravvenire alla pubblica fede. Oltr’ a ciò, fìngendo il seraskiere di voler vedere se le barche stavano ben fornite di quanto a noi era necessario, diede all’ambasciadore una visita e si scusò d’ un strano accidente che il giorno avanti era occorso all’ambasciadore medesimo, alla di lui moglie ed a me. A’ quali tutti, mentre stavamo nella barca, era giunta una improvvisa moschettata che, se non ci offese, fu per miracolo; poiché fra noi tre passò la palla. Ricevuto poi alquanto danaio per que’ poveri ufficiali che contra la fede erano stati nell’anno precedente fatti schiavi nell’isola Carolina, da noi partissi.