131 MDXXXIIl, a il1Maio. Come a li 15 ini partii con la g.ilìa ili domino A lev andrò Ron limier di San Nicolò di Lio el insieme la galla soracomilo sier Marco Corner clic va in Cipro, a li 18 zonzesemo in questa lerra, et fu messo banco per interzar Ij galle, cl havemo trova bona quantità, ma ancora ne manca pii! ili 30 homeni, aspelo zonzi il baylo et in quelo mezo vo a Sibinico pregato da quelli per haver cerla Information. Anderò 11, poi a Liesna per interzar la galla. Dii dito, di Zara, di ultimo, ricevute ul supra. Volendo partir questa malina per Sibinico, è passato de qui la note a bore 3 domino Zacaria Trivixan fo di missier Ncolò, vieti da Conslattlino-poli, non li ho potuto parlar, ma porta nova di certo erano partite galle 50 turchescbe et esser sla preso sopra I’ Egena do nostre galie Ztìè la Cìradc-niga et Curzolana. Vene nova in <|tiesta lerra dii zonzer di alcune fusle barbaresche a la Valona, unde starò qui lino al zonzer dii baylo per andar insieme, et ha ulo teiere dii capitanio dii Golfo da Liesna che bave da Corfù, di I i, che 'I proveditor di F armada li scrive a capo Schylo sono sta scoperte galie 28, galiole 2, fuste (i turchescbe che venivano a la volta di Coron, et avisa dii prcnJer di le do nostre gali1 da 4 fusle ; et il Barbaro consier di Napoli di Romania conclude aspeta il baylo. A dì 4, Domenega. La malina. In Collegio fo dato assà audicnlla, perchè il Serenissimo vi n lardi, el fo lelere di Milan di I’ orator nostro, di primo, di la morte dii marchese di Monterà, et il sum-mario dirò avanti. Ha poi disnar, (o gran Cons io, non vene il Serenissimo, et fu fato 11 Voxe, et tutte passorono. Fu posto, avanti a dar a capello, per li Consieri et Cai di XL, che venen losi a scontrar il far de l’regadi ordenari et li XL Zivil nuovi, questo agosto et sctembrio, il die »irta fastidioso farli ad un trato, però sia preso che li diti XI. si principii far il mexe de zugno proximo, el cussi luio si compi de farli, possendo esser tolti quelli polriano esser tolti si a tempo debito fosseno sta elecli, et ìntrar debano poi il primo di octubrio proximo. Ave: 116C, 89, 0. Da poi andà le eletion dentro, sier Marco Dandolo dolor efcavalier el sier Alvise Gradenigo savi sora le leze venuti a Conseio, andono a la Signoria dicendo voler ineter la loro parie zerca li furanti, et li fo concesso la mcltcsscno; i quali andati a sen-tar apresso la renga feno lezer una loro longa parie fu questa materia, tanto longa che mi riporlo a i, maggio 132 quella, et fo manda tre volle el comenzà a balolar. In questo mezo li consieri, alcuni volevano fosse balotata, alcuni se ittdusiasse, et halolala fra loro fo 3 de si el 3 di no, unde si con vene nteler una parte tre per Ire ; la copia sarà qui solo; et halolala non fu presa alcuna cosa, el essi eorcctori andono a la Signoria, dicendo de acordo indusierano, et non fo ntandà. Fo adonca per Lorenzo Rocha secretano leda questa parte, che è per la presente materia di coree-tori di la leze proposta contra quelli robano el mal ministrano li danari di la Signoria nostra, per esser di molla importanlia, sopra la qual si doveria ben Considerar con qualche raxon di mezo, hessendo sta posto tra li signori consieri se la debbe esser Imbolata al presente o non, el stati Ire di una opinion el tre di l'altra, però l'anderà cho melcno sier Zuan Alvise Duodo, sier Zuan Francesco Mo-rexini, sier Mathio Vituri consieri che la parte proposta in dita materia se babbi ad balolar de praesenti, el sier Gabriel Moro el cavaher, sier Alvise Bon, sier Lorenzo Bragadin consieri, aziò ogniuno habia tempo di poter ben considerar la dila parie, sia differita al primo Maior Conseio. Andò la parte : 12 non sinceri, 189 di no, dii Moro el di altri fo 155, dii Duodo cl altri 183, el il no andò zoso, volendo rebalotarla, li coreclori contentono indusiar. Fu posto, per li Consieri, dar licentia a sier Ma-thio Marin podestà di Porlogruer di poter venir in questa terra per zorni 15, lassando in loco suo sier Zuan Emo qu. sier Alvise. Ave : 718, 80, 0. A dì 5. La malina. Vene in Collegio il legato dii Papa, scusandosi non haver potuto venir avanti hessendo stà mandà a chiamar venisse, per non haver sentito, el poi per il Serenissimo li fo dito la dcliberalion dii Senato, al qual Soa Serenità ltavia exposto le parole usatoli questa selimana sanla a li officii di trovar mezo di acquetar queste cose tra la Santità dii Pontefice el nui, el di la bona mente di quello verso il Stado nostro, per tanto li diceva si soa signoria havia a dir qualcossa in questa materia ; il qual rispose verba prò cerbis et baverie dite le parole usoe come da lelera, el sa la bona mente dii pontefice contra questa indila republica el questo za più mexi, el volendo li scriveria et baria risposta, et parse al Collegio dir scrivesse, et cussi se parti. Venc l’ orator di Manica, dicendo haver bauto lelere dii suo signor duea di .... di la morie dii marchese Zuan Zorzi a di 30 marzo, bore 16, di Monferà, suo barba, et essendo stà investito di quel