PARTE SECONDA 83 devo), avessi detto a sua altezza che facesse avanzar solamente due cannoni, ch’avrebbe sùbito consegnate le chiavi: e di nulla pregava sua maestà cesarea, se non della protezione per la persona sua, famiglia e beni in Cronstat. Mi disse infine : « S’è verificata la mia profezia, cioè che Dio avrebbe data una volta forza sufficiente all’imperadore, per vendicarsi di tanti torti che li sono stati fatti da’ transilvani ». Con il felice successo di questa spedizione mi resi al campo e dissi al duca d’aver riconosciuto ed espugnato Samlio; di che ridendosi egli, gliene feci il racconto, che inteso con molto suo gusto, comandò per la mattina seguente la marcia d’alcuni battaglioni e due pezzi di cannone, ed a me ordinò di passar avanti con la chiamata della vicina ostilità. E, perchè non du-bitavasi punto della resa e sua altezza desiderava di aver dalla buona fede di quel comandante più notizie, sì della marcia come dello stato della Transilvania, mi ordinò di cavar dalla di lui bocca le medesime; come feci subito entrato nel castello, in cui gli uffiziali de’ suddetti nostri battaglioni trovarono un squisitissimo pranso apparecchiato. Andarono intanto gli ambasciadori al duca con proposizioni di chiacchiere che aveano sol mira di trattenere il vittorioso ingresso, in quella provincia, dell’esercito; il quale, dopo d’aver fatte alcune palizzate intorno quel castello, come guardia contro tìran Varadino, senza indugio si pose in marcia per Clau-senburg. Accampatosi alla vista di questa città (non così debole creduta, ma bensì assai forte per la memoria ch’avevasi dell’ostinata e brava difesa che nella precedente guerra vi fece la guarnigione cesarea), senza far chiamata e di pieno giorno il duca ordinò l’avanzamento di quattro gran pezzi di cannone alla parte di una chiesa, per cominciar ivi senza dimora una breccia. Questa risoluzione sorprese talmente gli abitanti, ch’uscirono fuori a parlamentare; ma cercando dilazioni per sottomettersi all’obbedienza, il duca ordinò a’ bombardieri, a’ cannoni e mortari che stassero pronti a dar fuoco. Ciò vedutosi da que’ cittadini e spaventati da risoluzione così ferma, consegnarono tosto le chiavi ed introdussero presidio tedesco.