351 udxxxiii, legii criminali uno oflieio novo: die siano elecli i nel Mazor Conscio, per scurlinio el 4 man di eie-lion, 3 chiamali prescidenli a li Collegi, et poi in-Irino censori con quella autorità el utilità et altre clausole, ut in parte. El sier Francesco da Molili cao ili XL, voi in loco di quesli prescidenli siano elecli li consieri mexi.... avanti il tempo, li quali habbino el cargo di Collegi. El sier Marco Dandolo dolor el cavalier el sier Alvise Gradenigo et Savi sora le leze andono a la Signoria dicendo non voler obslar, ma meleranno la soa parie per scontro in Gran Conseio el andono a senlar al locho loro. El io Marin Sanudo andai in renga cl parlai benissimo conira la parie, dicendo questi Savi sora le leze dia lezer in questo Conseio la soa parte, perché essendo bona non si prenderla questa dii Collegio, con altre raxon, che non se dia mover el nome di censori per far prescidenli in Collegio, che è una confusion etc. Et li dili sora le leze coniultono insieme, il Dandolo voleva lezer la sua parte, il Gradenigo non, per non derogar la sua autorità di nietcr a Gran Conseio quelo li par. Et sier Marco Dandolo sopradilo andò in rènga, scusandosi perché non lezeva la parie, non li è slà intima etc. Et sier Gabriel Moro el cavalier consicr, andò a risponderli, dicendo il beneficio fa questa parte, cardando quelli sora le leze, quali non voleno venir con le loro opinion liberamente in questo Conseio. Et parlò sier Alvise Gradenigo per naanlcnir la autorità sua, venne zoso el parlò malamente. Andò in renga sier Alvise Badoer l’avogador, dicendo i sono ubligati a mostrar in Colegio et me-ler in questo Conseio prima essi sora le leze le so parte, però voleva meterli pena, le lezese, ducali mite non mitigà in soldi 20. El cussi venuto zoso, li Savi predilli andono a la Signoria a dir il primo Pregadi Cariano lezer di questo la soa parte. Fu posto, per lutto il Colegio, dar una galia so-til inavegabile a le monache dì S. Lucia per riparar il suo monaslier da drio, el li ferri siano de l’Ar-senal. Ave : 175, 3, IO. I Di sier Gironimo da Canal proceditor de l’armada, degalìa a Budtia, ali 8 Zugno, ricevute a dì 20 ditto. A li 5 fui a Otranto, dove intesi già 4 giorni esser passata una galea con domino Crìsloforìn Doria che andava a Coron con da- giugno. 352 nari per pagar quele gente. Et dal fiol dii signor don Ilironìmo, che ivi se atrovava venuto di Sicilia, mi fu fato intender l’armala de Sua Maeslà parte se alrova a Napoli et il resto si aspelava dì breve, lin a la suma de 50 galee. El che ’1 marchese dal Guasto se ritrovava ad Ischia et deve venir con dita armala capilanio generai de le genie da lera, che ascendeva al numero di IO ini'ia fanti, de li quali ne erano già in esser 4000 in zerca. Li in Otranto etiam intesi da alcuni partili da Corfù, de lì esser gionte do galie de Candia, et io mi levai per passar in Albania, havendo inteso ritrovarse due fusle clic dannìzavano, el immediate poi andar in le aque di Corfù ; ma fui assalilo da un ostro scirocco si for-zevole, che mi fece scorer Dolzigno ; et da quel re-lor intesi l’oralor et bailo nostro, vanno a Costantinopoli, erano a Cataro, per il che veni de qui ; et dove ho trovalo la bastarda Taiapiera, il patron di la qual mi ha ditto haver parte de li danari che havca per conto di questa armala, ilo expedito a l’oralor el bailo vengano de qui, che li farò compagnia fino a Corfù con presleza. Di Trento, dii segretario Bosso, di 17, ime 26, ricevute a dì 20. Ricevele lelere zerca le ripresale el capitolo di la pace fata a Bologna coutra bando mexi 6 non si possi coucieder ripresala.... si fazi suspender a Cesare il concieder nove ripresale prò quiete comunium subditorum. El del 1529 quando fo mandà domino Francesco Tolmczo in Spagna non si potè expedir : li nostri danni é in duplo, poi é uno da chà Bembo dia haver ducali 25 nulla per una senteulia fatla alias per il re calo-lico. Le scrilure fo lassate a domino Francesco Corner cl cavalier, oralor, nunc reverendissimo Cardinal, qual le lassò a domino Gasparo Coniarmi suo successor. Ho inteso che verlendo diferentia Ira il signor duca de Mdan el uno di la casa de Gonzaga per le cose di Casal Mazor, Soa Maesla commesse il iudicio al reverendissimo eardiual di questa dllà, el qual ha rimesso lai ludicalura al suo Conscio qui, qual ha mandato a citar il duca. Tcgno el superarbitro baverà a difender soa excellcntia, sicbé si poi dubitar poi del sincero suo iuditio ni le cose nostre. Qual Cardinal pretende tutta la vale di Lagre su suo feudo di lo episcopato. Ila già fallo citar a Yspruch li colili di Arco, e finito il convento et corso li danari farà citar li comuni di Avi et Mori et quesli Daibene el Saibuti, che bora souo per recuperare grossa valuta de beni occupati dal signor de Besen, qual li soi antecessori comprarono dal fisco al tempo la Signoria possedeva Rovereto, perché la Si-