PARTE SECONDA 67 L’arrivo del marchese medesimo servì piuttosto a sciogliere prudentemente l’assedio, che a continuarlo, giacché si entrava nel mese di novembre; poiché, riconosciuti tutti gli attacchi e richiestomi la sera di più notizie, la mattina poi nel gran consiglio tenutosi sentenziò la precisa necessità di levarlo, come seguì. Ed io poi da Vienna diedi ragguaglio al serenissimo principe don Gastone di Toscana di questo primo assedio e del fine infelice che ebbe, colla sua causa. Ritornai con sua altezza alla corte, dove appena giunto fui sorpreso da febbre maligna, che mi condusse all’estremo della vita. Ma con l’aiuto di Dio e di buone medicine rimessomi in salute ed in forze, fui di nuovo comaudato dal presidente di guerra di assistere all’arsenale per la fabbrica dell’artiglieria; che fu una delle maggiori eh’ abbia mai fatte la casa d’Austria, perchè con essa furono provvisti tutti gli arsenali, che n’erano privi, e si fecero tutti gli apparati per la seguente campagna di Nauhausel e per la posteriore dell’assedio di Buda. Alla provvisione di questo bisogno concorse ancora 1’ accidente di quello spagnuolo ch’esibì la fabbrica di que’ cannoni e mortari incamerati ed in forma di gettar le bombe in tanta distanza, come era seguito nel bombardamento di Genova. Onde in quell’occasione ebbi campo d’imparar molto, tanto sull’ordinario quanto su questo nuovo modo; ma non senza i danni dell’invidia, che non mancò d’imputarmi che per una somma di danaio avevo date al granduca di Toscana informazioni di questa nuova maniera di artiglieria dello spagnuolo. E, benché trovasse credito appresso di alcuni, contuttociò non fece breccia nella prudentissima mente del padrone, il quale mi sentì volentieri discorrere più volte del vecchio e del nuovo modo di operare. (Ed io ne feci più annotazioni, che si vedono etc.). Apertasi la primavera del 1685, trovò necessario la corte, con sussidii mandati dalla carità paterna d’Innocenzio XI, di mettere in stato migliore la fortezza di Strigonia ed il castello di Vicegrado : commessione che fidata a me, fui spedito ad ambedue i luoghi; e ne formai il progetto (vedasi tra le mie scritture), che immediatamente dopo fu dato all’ esecuzione con tutto vigore, acciocché tanto la fortezza quanto il castello fosse