FRAMMENTO Continuazione della mia vita, che ripiglia nell’anno 1705. Tomo III, scritto di mio pugnio e segniato, nel cartone, O. di monsignor vescovo, e l’incamminamento della mia litigiosa difesa che da periti legati si vedeva certa; s’assicurò che li minacciati pericoli dal fratello non fossero sussistenti e meglio comprese l’importanza di questa proposta instituzione, dal partito che presi di disponere, in un palazzo che a tale effetto condussi alla pubblica vista, tutti li capitali appunto divisi, nella loro facoltà in stanze diverse, e con quell’ordine appunto che fu la base delle mie domande e capitolazioni col senato. E di più con tale comodo rimisi l’esercizio dell’accademia delle scienze, dove più volte gl’intervenne anche il signor cardinale Casoni, che da tale ordinato aspetto ed eruditi esercizi più che mai il di lui bel genio per le arti e scienze si risvegliò a proteggere, e con la patria e nostro signore, questa fondazione. Tutti li più distinti forestieri, che passavano per Bologna, andavano a vedere una tale erudita disposizione; come tutti li cittadini restavano attoniti, riflettendo che questi erano gl’ istessi capitali che furono sempre negletti sotto del mio tetto paterno, che sempre ebbi la mente d’illustrarlo con una tale instituzione in faccia di tutta P Europa.