PARTE SECONDA 41 dal presidente. Ne feci perciò una mappa con una relazione dello stato naturale e con un progetto de’ miei pensieri; (si vedano le scritture ciò concernenti). Il che tutto, portato a Pres-burg con la celerità delle poste, servì di base alle consulte cesaree, che risolverono di esaudire le istanze della simulata fede del conte Nicolò di Draskovig, gran giudice del regno d’Un-garia e padrone di Sarvatz, castello assai forte sulle ripe del Rab, promettendo di voler coll’opera de’ popoli abitanti ne’ contorni di Sopronio e Castraferreo mettere in totale difesa il suddetto fiume, con condizione che non vi fussero andate mai truppe tedesche, se non in caso dell’arrivo della 'capitale armata turca ; e che solo desiderava di avere qualche ufficiale alemanno che avesse intesa la fortificazione ed i luoghi ne’ quali era d’uopo di mettersi in difesa. Accordateli in ultimo queste condizioni, la corte stabilì la mia persona, senza ch’io cos’alcuna ne dicessi; anzi come volontario nel reggimento Caprara intervenni alla mostra avanti sua maestà nel campo di Chitte. Cominciò a sfilar l’esercito verso Giavariuo, ed io ancora con esso; ed accampatosi in Ungaris Oltenburg, in un medesimo tempo il duca di Lorena ed il marchese di Baden, che ritornava per le poste da Giavarino, mi fecero chiamare. Ed andato prima al duca, mi rese inquieto la dilazione in ammettermi, per non potermi portar presto al presidente di guerra ; ed esagerando perciò questa mia angustia ad un certo abate Lebech, confidente del duca, entrò con qualche sinistra informazione a sua altezza ; la quale, fattomi chiamare, mi disse che, se volevo servire il marchese di Baden, potevo andare, poiché la mia persona gli importava poco, e che si sarebbe avvaluto di altro soggetto. Io sorpreso dall’agitazione d’un tale signore, risposi con ossequio quel che dovevo, ma non trovai aperto il suo orecchio per ricevere le mie discolpe. Mi convenne perciò partire e soffrir poi doppio dolore, mentre non potei trovare più a casa il presidente di guerra, avendo continuato ¿1 suo viaggio. Ritornatomene al mio privato stato di volontario, più a ciò non pensavo, quando nell’altro contiguo campo fra Giavarino ed Ungaris Oltenburg il duca medesimo mi fece chiamare, in’ istruì nel servigio del padrone e mi diede lettere credenziali