PARTE PRIMA 19 Così stabilitosi, non essendo io veneto, fui ricoverato appresso il signor di Fink, ambasciadore britannico, acciocché con maggior libertà avessi potuto assistere a questi accidenti e sollecitare i ministri de’ principi cristiani a fare loro buoni offtzi, secondo le instruzioni che ricevetti e che mi cavarono le lagrime dagli occhi per tenerezza, mentre scorsi in quei baili una risoluzione costante di patire ogni pena per il decoro della patria. Informato il visir di questo loro gran cuore e prevedendo che da ciò sarebbe potuta dirivare la rottura della pace, cosa che allora l’imperio ottomano non voleva, stabilì di far visitare di nuovo le navi dalla persona stessa del chiaus Bassy, uomo di bellissimo aspetto e stato favorito del sultano in tempo che fu paggio del Serraglio. Portatosi dunque questi con una comitiva de’ suoi chiaus alli legni, non altro fece che passeggiar sovra la loro coperta e discorrere cortesemente con i baili; i quali, con donativi ed altre dimostrazioni d’affetto, guadagnarono una sua favorevole relazione, che partorì un accomodamento di tutto, collo sborso d’alcuni mille talleri al vesir, che non altro appunto desiderava. Così finita questa tempesta, non tardò il Morosini a mettersi all’imbarco per Venezia; dove antecedentemente erano stati spediti corrieri, che portarono l’avviso della composizione fattasi di questa lite. E forse i baili, non accusando alcuno per colpevole, incolparono tacitamente se stessi, quando erano stati altrettanto lontani dalla reità, quanto meritevoli di gradimento per il buon fine fatto avere ad un disordine, che stimavasi irre-medievole, senza aggravio di gran lunga maggiore. Ma il senato, per altro savio, correndo allora con troppa furia, fomentato forai dall’ invidia de’ malevoli, condannò le facoltà di questi due cittadini allo rimborso de’ talleri per ciò pagati e richiamò il Civrani, facendolo desistere dalla carica. Calmate però le prime agitazioni, m'applicai con animo più quieto alla continuazione di divertirmi ed intendere qualche cosa del governo di quell’imperio e massime del militare; ed a considerare i suoi costumi e polizia fui successivamente intro-