PARTE QUARTA
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riore effetto benefico promessomi, ma sempre di più in più contrarietà del marito, e senza che lei nemmeno si degnasse di guardarmi. Ridevo del consiglio de’ prudenti amici riuscito secondo il mio pronostico, anche col riguardo delli poco boni uffizi che se mi facevano dal di lui cugino conte Guido di Storem-berg, tenente maresciallo. Mi preparai per rimettere il reggimento, allestii il mio bagaglio e passai a prendere di quello il possesso a Rimatambot, nel comitato di Piccolo Vudense; che seguì in tempo di dovere mettermi in marcia per il rendevus a Moaz.
   Con qual’emulazione ed invidia di tanti comparissi al rendevus nella pianura di Moaz, li susseguenti accidenti di tempo in tempo lo paleseranno.
   L’armata, che componeva il medesimo rendevus, era comandata ad interim, sino all’arrivo del generale Aisler, dal generale conte Erbevill, che, trovandosi per la grand’inondazione del Danubio e Dravo chiuso, senza poter passare nè l’uno nè l’altro, distaccommi subito a riconoscere se vi fosse possibile d’aprire sul Danubio uno passo più sopra del conflusso del Dravo, per rendersi nella gran pianura fra il Tibisco e medemo Danubio, e col comodo di quella avanzare con l’esercito verso Peter Varadino.
   Scielsi il sito Welismardon, eh’ è un villaggio alla punta di una linea di colle che si unisce alla ripa del Danubio, formando una lingua di terra consistente fra paludi, e stabilito questo primo principio passai il Danubio, e fra paludi e selve e piccioli fragmenti di terra mi resi ad un villaggio detto Colui, che esisteva alla ripa opposta di tutte le paludi; e riconoscendo attorno da per tutto, anche fra tante difficoltà promessi in otto giorni il passaggio, fatto con l’opera di 2.000 guastatori e 150 marangoni, legnami di più sorti e fascine. E le scommesse per questo esito furono molte. Ma assicurandomi in varie mie più ragioni e nella promessa de’ requisiti ed operari, mi risolsi ad esequire una cosa eh’ è stata delle più sontuose della guerra d’Ungaria, come il disegno istesso mostra. Nella consulta dissi : « Se avete un passaggio facile, proponetelo. E se non importa d’ essere per due mesi senza comunicazione, po-