98 AUTOBIOGRAFIA DI L. F. MARMIGLI era un pretesto per trattar meco la compra tìi qualche riguardevole stato nelli regni dell’ imperadore, con l’investitura di principe e con tali condizioni eh’ avessero potuto rendere riguardevole la sua posterità. In ciò non mancai spesso di assicurarlo dell’affetto di cesare verso di lui e che dall’imperial beneficenza sarebbe stato compiaciuto secondo avessero permesso le congionture de’ tempi. Perciò li diedi più lumi e li feci più progetti (che si vedono tra li scritti della negoziazione di Roma : Protocollo de’ trattati per don Livio), ed egli mi diede più istruzioni e mi diede lettere di eredito appresso il Cardinal Colonitz e padre Edera. Vedendo che 1’ està s’ avanzava e che l’esercito cesareo al Savo si avvicinava, sollecitai la mia partenza da Roma, per rendermi alla corte; onde ottenuta udienza di congedo dal papa, dopo d’avermi egli fatto cordiali espressioni, tanto per l’impe-radore quanto per la regina di Polonia e per il duca di Lorena, mi fece pieni auguri di prosperità nella campagna di Belgrado. Ed avendoli detto che ivi sarebbesi ritrovato ii duca di Mantova secondo me n’avea mostrata ferma risoluzione a Padova, del che sua maestà cesarea sarebbe restata molto contenta, per divertire quel principe da qualche mal pensiere ch’avesse in danno dell’ Italia, mi rispose : « L’imperadore non s’ avvede che il duca con questi viaggi fa spese indicevoli e superiori alle sue forze e che non ponno esserli somministrate se non dalla Francia, la quale volentieri seconda il suo genio per obbligarlo a segreti trattati e contratti, che un giorno partoriranno gran disturbi all’Italia. Io per me non ho mancato di farli fare ogni paterna esortazione per rimuoverlo da questi precipizi e non ho altresì mancato d’obbligarlo nella persona d’un suo figlio bastardo, ch’è nel collegio dementino; ma tutto è stato indarno ed indarno saranno anche queste prevenzioni del-l’imperadore. Ma non per questo (soggiunse) tralascierò d’usare ogni mezzo per tenere in concordia li principi cristiani, benché ciò sia da sperarsi solamente dalla mano di Dio, per l’inquieto animo del re di Francia ». In questi discorsi lo vidi per altro tutto allegro per la nascita d’un figlio maschio al re Giacomo d’Inghilterra; ed