147 serie, è recata all’ estremo suo punto. Tutto dentro si sente e tutto si comprende. L’opera fu scritta in origine per la Fenice, e prodotta per la prima volta su quelle scene il 12 marzo 1830. Ebbe pochissime rappresentazioni, perchè data in fin di stagione ; ma ne fu strepitoso il successo. Certo, la presente esecuzione non è se non un pallido riflesso di quella d’allora : altri tempi, altre persone, ed anche, noi si dimentichi, altro biglietto alla porta ; pur ella non è senza pregio, e l’opera non ebbe minore fortuna. La Feltri-Spalla, condannata finora a parti antipatiche o di nessun effetto, meno quella della Vestale, in cui la colse una traversia d’ altro genere, lasciava piuttosto indovinare che conoscere le belle qualità che 1’ adornano, benché noi non mancassimo a volta a volta di renderle il debito onore. Qui, nella bella parte di Romeo, ebbe largo campo a spiegarle, e si mostrò quell’ artista c.h’ eli’ è, non pur negli eletti modi, nel buon gusto del canto, ma in quella intelligente espressione, con cui scolpisce il concetto della parola, e della musica frase. Basta accennare la sola romanza sulla tomba, dove ogni verso, ogni nota, sa-.