97 Il Boretta, il quale è, come altre volte accennammo, tra’ migliori buffi, da mettersi quasi in linea col primo Zucchini, sostiene anch’ egli egregiamente il suo personaggio. Cantò con fino gusto e belle comiche forme l’aria famosa del prim’atto; ma, il che altrove non notammo, si lasciò andare talora a triviali facezie che non sono da lui, e ne sconciaron 1’ azione. Egli esagerò senza modo, come il volgo de’ buffi, lo stupore di D. Bartolo ; e 1’ atto, con cui, ogni sera di proposito variandolo, lo figura, è così fuor di ragione e di verisimiglianza, come di scenica convenienza, e studiato solo per far ridere colla sua stranezza e goffaggine. In ciò non riconosciamo più il buffo gentile, che altra fiata lodammo, e il buffo si cangia nel suo peggiorativo. In questo peccato della esagerazione, cade anche più e più di sovente il Prette, Don Basilio ; il quale allarga eziandio un po’ troppo i tempi ; massime nell’ aria, senza pari, della calunnia, minorandone così 1’ effetto. Al tenore, il Caserini, non si può dar taccia se non d’un po’ di freddezza : ei canta, ma non colora abbastanza il suo canto, non s’ anima ; e sì che presso quella leggiadra Rosina, il conte d’ Al-XV. 7