140 credo che per questa musica non abbiano più bisogno nè men della carta : cosi la debbono avere su per le dita. XXX. Teatro Gallo a San Benedetto. — La Monti nel ballo in maschera (*). La Monti è alla seconda sua pruova, e la seconda non riuscì men della prima felice. Ella si produsse giovedì sera nel Ballo in maschera ; cominciò timida, con apparente freddezza, com’ è naturale in chi s’ arrischia in nuovo e non facile arringo ; e passarono quasi negletti, con iscarso conforto d’ applausi, e l’abboccamento con quell’ amica del diavolo, che va a’ suoi congressi sotterra, e il terzet-tino, che vieu dopo, e fino la bell’ aria del second’ atto. Se non che, a poco a poco pigliò coraggio, s’ animò, e in effetto s’accese di tutta la passione nel grandioso duetto col tenore, massime allora che 1’ ardente Ruggero le strappa dal labbro quell’ io t’ amo fatale. (') Gazzetta del 4 febbraio 1865.