114 Il talento del Sivori non si definisce : ei possiede tutte le qualità che caratterizzano i sommi maestri : la forza, la dolcezza, la grazia, un’ agilità, sto per dir, spaventosa. I più ardui ghiribizzi musicali, le più mostruose difficoltà sono da lui superate, non pur con suprema disinvoltura, ma con brio, e con quella purità e nitidezza di suono, che nella meraviglia lascia pur luogo al diletto. Com’ egli ottenga questi effetti, e qual sia la magistrale potenza del suo meccanismo, possono dir solo i professori : basti, eh’ eglino, al pari del più profano, ne rimasero sbalorditi. E non so se sia più da lodarsi nel Sivori, il garbo, lo spirito, la vivacità de’ suoi allegri ; quella voce del suo strumento, eh’ esce sempre limpida, pura, sonora ; o la soavità, 1’ accento, il sentimento, che muove da’ suoi adagi, come in quello della Melanconia pastorale e negli altri dei Motivi della Lìscia, cantati, quasi dissi, dal suo violino, injpodo da intenderne pressoché le parole. E dove più ancora s’ è manifestata la sua grand’ arte, e 1’ effetto riuscì più maraviglioso, fu nel Recitativo e preghiera del Mosè, tema variato, eseguito sul violino, montato d’ una