22 mosa sinfonia del gran Mago nella Gazza ladra. Il compositore s’inspirò alla portentosa fantasia del maestro, e cercò di tradurre al guardo, negli atti e ne’ passi, la vaghezza ed il brio della immortai cabaletta. Qui ebbero, non pure applausi, ma romore in teatro, e il Nunziante comparve non so quante volte sul palco. L’ Ajmonetti e il Ganforin danzano un loro passo a due, che, nella sostanza, non è molto dagli altri dissimile ; ma in cui tutti e due fanno agilissime cose, e salti e giravolte arditissimi, ma non incomposti. Bellissima, fra le altre, è la variazione di lei, accompagnata dal motivo del brindisi della Traviata, ov’ ha alcuni passi di punta, da darne lode a qual si sia ballerina. In somma, il ballo è piaciuto : i Gallo dovevano porre in iscena un balletto ; ei cambiarono il diminutivo in positivo, ed attennero più assai che non prometterono.