142 ritono Storti-Gaggi : quegli nella barcaruola, nel quintetto in ispecie e nell’ aria del terzo atto ; questi singolarmente nella sua gran-d’aria, eh’ ei canta ed esprime con vera perfezione d’ artista. Due singolarità ci colpiron nell’ opera. Amelia si reca a quella funerea erborizzazione, che malamente le suggerì la fattucchiera, e ci si reca nelle più liete e splendide vesti, come ne andasse a nozze ; mentre la trista situazione, e lo stato dell’ animo, domandavano ben altro abbigliamento. Nell’ antro d’Ulrica, i cospiratori non sono più due, ma uno solo. Però che monta ? Nessuno al mondo è necessario ; e ciò non porta qui altra conseguenza se non che manca al concerto, cosa da nulla, una voce, e la più potente. Se non che, a rendere il numero de’ cospiratori perfetto, ecco, alla fine dell’ atto, sotto gli occhi stessi dello spettatore, il buon Silvano, il Colletti, passa da sinistra a destra, e, pel fatto di quel semplice passaggio, senza nè men darsi la briga di mutar panni, con un giuoco da invidiarlo il sig. Castagnola, si trasforma nell’assente cospiratore, poiché appunto il Colletti è in pari tempo e Samuele e Silvano.