91 liti inganni, che le donzelle da marito sogliono tendere, sulle scene, a’ vigili loro custodi, quando amore di libertà le punge. E la Rosina del Barbier di Siviglia, mutata in tre : due giovani e vezzose sorelle, ed una vecchia fanciulla loro zìa, che coll’ opera d’ un servo balordo, di fresco giunto e da loro sedotto, deludono la gelosa guardia del padre e fratello, Muzio, una specie di Don Bartolo, senza Don Basilio, ma con le medesime stupide precauzioni de’ chiavacci e de’ chiavistelli, e vanno alla festa del Ridotto a trovarsi, in maschera, marito. Il vecchio, non si sa come, scopre la burla crudele, e ne nasce un fiero scompiglio, una tempesta, che poi si calma ; e tutto termina nel modo usato nelle commedie, con un buon perdono, e una triplice benedizione nuziale. La musica ha tutte le qualità, che si domandano al genere buffo, e ne costituiscono il vero carattere : brio, vivacità, vena festiva, che s’ acconcia alla situazione ed alla parola. È una continua successione dei più graziosi motivi, sostenuti da ingegnosissimi e immaginosi accompagnamenti. Il finale dell’ atto secondo, composto di ben dieci parti concertanti, è tal classico lavoro, che se ne glorie-