94 con 1’ altro buffo, che si bene il seconda, da contrastargli forse il primo nella vivacissima stretta. Quest’ altro buffo è appunto il Prette, che rappresenta il personaggio di Cola, il servo sciocco, e lo rende con garbo e disinvoltura, se talora non ispingesse un po’ troppo lo scherzo, esagerando l’azione, e mettendo qualche parola (lei suo, che, per verità, non fa sempre grande elogio al suo spirito. Se non che, questa leggiera menda, che sta in lui far disparire, è compensata da ben altri pregi. Ei pure è un buffo, che canta e sa cantare, e ne diede buon saggio in ispecie ne’ tratti più volte citati. La Borrotti, contralto, nella non lusinghevole parte di Mimosa ; il Quintilli-Leoni, baritono, in quella di Pilade ; il Caserini nel-1’ Oreste, il Cortese nel conte Bietola, contribuirono coi compagni al fortunato successo dell’ opera. Il Quintitti-Leoni ebbe anzi proprie laudi ed applausi nel vaghissimo terzetto, che termina 1’ atto primo ; e il Caserini in quel capriccio dell’ aria dell’ Arlecchino, da lui detta con grande bravura. In fine, una parola di encomio vuol essere pur conceduta a’ cori ed all’ orchestra,