201 sfera, e va collocato tra primi. Le qualità, che eminentemente lo caratterizzano, sono la somma espressione del canto, la delicatezza di quell’ arco, che mai non udimmo la maggiore. E nel vero ei sonò una flebile melodia, eh’ ei chiama la Preghiera nazionale dei Polacchi, una Mazurka, canzone pure polacca, e la Mélancolie di Prume, in modo che que’ eanti ti scendevano propriamente nell’anima, egli meritarono ripetuti e vivissimi applausi. E quale la soavità della espressione e del suono, eh’ ei talora, con ingegnoso artifizio modifica e cangia sì da dargli il colore d’un altro strumento, tale è la purezza e la precision del magistero, la ferma intonazione ne’ passi anche più arrischiati e difficili, in certi arpeggi, certe doppie, certi trilli impossibili, eh’ egli eseguisce con la nettezza e la disinvoltura delle cose più ovvie e comuni, come si parve in quello sforzo gigantesco d’ arte, eh’ è la Introduzione e preghiera del Mosè sopra una sola corda, invenzione del Paganini, 1’ Ercole di queste fatiche. Il Consolo ne variò alq uauto, e non ci sembra con troppo effetto, la introduzione, ma ne rese meravigliosamente, in tutte le loro immense difficoltà, le variazioni.