159 blimi della Norma, eh’ egli toccava, l’inspiravano, e nella nota sentivi già la parola. Il suo entusiasmo altrui si comunicava, e immensi furon gli applausi. L’accademia principiò colla sinfonia, l’introduzione, la cavatina di Tebaldo, e quella di Romeo, ne’ Caputeti e Montecchi ; poi, fra’ concerti del divori, cantarono lo Storti-Gaggi 1’ atto 3.° del Torquato Tasso, del Donizetti, e la Feltri-Spalla, la cavatina degli Ugonotti. 11 trattenimento si chiuse col duetto tra Tebaldo e Romeo de’ Caputeti. Tanto lo Storti-Gaggi come la Feltri-Spalla, i quali, come più volte già notammo, si fanno del pari distinguere, non pure per bella maestria ed espressione di canto, ma per la più efficace e drammatica azione, sostennero con 1’ ordinario valore le loro parti ; la Feltri-Spalla cantò anzi con insolito ardore, quasi a darci più affettuoso 1’ ultimo addio, nell’ allontanarsi ; e tutti e due ottennero vivi ed unanimi applausi ; come vivi ed unanimi furono quelli, che si tributarono al Monticolo per la toccante introduzione, e 1’ accompagnamento del flauto a non so qual punto dell’ aria del Torquato. Non si può trattare