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plauso, si vide lo sforzo, e per troppo volerlo fu diminuito 1’ effetto. Nell’ arte, come in molte altre cose, ma più ancora nell’ arte, poco dà e poco toglie, e il potere delle minime differenze è immenso. Gli applausi sono come il vino : in troppa copia essi inebbriano.
     11 tenore dei Due Foscari è il Dell’ Armi, che si fece lodevolmente conoscere nell' Araldo e nella Traviata. Altre volte gli rimproverammo una certa veemenza e volgarità di modi : noi non crediamo troppo a’ trionfi della critica, e molto meno a’ trionfi della nostra parola : per ordinario si predica al deserto. Egli è certo però che il Dell’ Armi si corresse ; non grida, non si sforza più tanto, e cosi nella sua cavatina, la quale fu seguita da applausi e da chiamate, come nel duetto colla donna, e nel terzetto, e nell’ aria finale, il suo canto lasciò poco desiderare. Il Dell’ Armi possiede una invidiabile qualità : una voce robusta e intonata ; non gli manca che un po’ d’ eleganza nel modularla.
     Il Vitti ritrovò sotto il corno ducale l’antica virtù. Non diremo che le accoglienze fossero liete e festose, come quelle della scorsa primavera, perchè allora c’ era il prestigio