•JOO MDXXjCin, LUGLIO, uno suo ambassador cl zenlilhomo di camera, capi-lanio Meraveia, et che Soa Maestà voleva vendicarsi di la iniuria s’il dovesse perder li do terzi dii suo regno, con allre parole, et che Sua Maestà era certa queslo slado non se impazeria, et che il Serenissimo li rispose che ’I coguosceva la Maestà dii re sapientissima et desidera la pace, però leniva non voria far novità et persuader la pace et quiete de Italia con parole di questa substantia. Da poi ilisnar, poi vespero fo Gonseio di X sim-plice con il Collegio, et fu proposto per li Cai la parte di Censori, et che mudar li bosoli aspeta a queslo Conseio. Et parlò sier Antonio Surian che li Consieri non possi meter la parte ; sier Piero Boldù voleva potesseno meter, et parlò. Et posta la parte che de coeiero di mutar bosoli di balolar sia materia di queslo Conseio et 11011 si possi tralar altrove, ut in parte. Ave 17 ballote. Fu poi posto, per tuli, la parte quasi voleano meter li Censori, videlicet che a li Procuratori si elezerano de coetero et al far di la Zonla dii Conseio di X e di Proeurator iti trailo in quelo, si ob-servi di mandar prima in Gran Conseio solo per cadaun il bossolo di le pregierie,ethavendoilquarto di le balole non possi esser provado. Itern, h electi non possino venir a Conseio, et allre clausole ut in parte, la qual sarà publicà il primo Mazor Conseio. Et fu presa. Fu poi, per sier Gabriel Venier l’avogador di Comun, introdutoil caso di Brexa, di la morte di.... Martinengo da____Martinengo, et principia a lezer il processo, qual compito chi voleva cometer il caso a l’Avogaria et chi tirarlo a queslo Conseio, alento il comandamento fato a loro per li Cai di X che non si facesseno alcun oltrazo et non ubidirono, unde su questo fu gran disputatali et nulla fo concluso. Da Milan, fo letere di l’ orator nostro. Il sumano scriverò più avanti. Fu fato vicecapitanio di le barche dii Conseio di X, in loco di Paulin fo comito di sier Francesco Corner, va soracomito di galia bastarda in Cipro, et rimase Thodarin........... A dì 15. La niatina. Fo il eorno di Nostra Donna. Deputado a batizarsi in chiesia di S. Marco Jacob hebreo fu fiol di Anseimo dal banco et Salamoi! suo fiol di anni 17, il qual però ha do altri Boli fati christiani, et uno è in Franza chiamalo Paulo ... l’altro è in questa terra chiamato Piero, et la moier con il resto di fioli et De si dice di brie- 564 ve si farà christiana, ha auto zà do anni uno brieve dii Papa di poter lenir la sua roba, la copia dii qual qui soto noterò : et è vestili di negro a inanege a comedo lutti do, et stanno in caxa di sier Vicenzo Grimani fo dii Serenissimo fino siano baptizati. Hor il Serenissimo, vestili di tabi bianco con manto sopra damaschin bianco a fioroni d’ oro et cussi la barela insieme con il Legato, orator di Pim-perador, di Franza, Anglia et Ferrara, il primocerio di S. Marco et il reverendo domino .... episcopo di.... chiamato il Gergeto, li Consieri tuli vestili di seda, procuratori sier Jacomo Soranzo, sier Lorenzo Pasqualigo, sier Andrea Juslinjan, sier Francesco Mocenigo, sier Lorenzo Justinian, sier Piero Marzello, sier Andrea Lion, sier Francesco di Prioli, sier Zuan Pixani, era etiam il cavalier di la Volpe, et olirà li Censori numero 46, solo 2 non di Pre-gadi, sier Francesco Morexini dolor et sier Francesco di Prioli è sora la Sanità, queslo vien in Pre-gadi, ma sier Zuan Badoer dolor et cavalier non, et beri fo mandato a invidar il Pregadi a caxa ; et aldilà messa andono 8 santoli a la porta per bali-zar li hebrei el fece P oficio domino.....li compari fono sier Jacomo Soranzo proeurator, sier Marco Dandolo dotor cavalier, sier Sebastian Justinian el cavalier, sier Gabriel Moro el cavalier, sier Marco Minio, sier Hironimo Malipiero qu. sier Jacomo, sier Priamo da Leze el sier Andrea Vendra-min; et compite le cerimonie in chiesia veneno den-iro li compari con li hebrei predili, el levalo il Corpus Domini si compì la messa, et compita il Legato si aparoe con il pivial et milria d’oro in testa, et lì avanti il principe fo portalo uno gran bazil d’arzento et P oio da batizar, et dito Legalo balizoe Jacob chiamalo Marco,et Salamon chiamalo Francesco ; el fono a queslo santoli numero 6, sier Lorenzo Bragadin consier, sier Hironimo da Pexaro avogador, sier Gabriel Venier avogador, sier Alvise Badoer avogador, sier Polo Trivixan cao di X, sier Piero Boldù cao di X, non fu il Surian terzo cao. Et batizati, il Serenissimo, poi compita tutta la messa et dato la benedilion per il Legato cussi aparalo, in* zenocialo dito hebreo, nunc chiamato Marco, Io fece cavalier di San Marco et li fo posto una cadena di oro al colo, sichè de coetero si chiamerà missier Marco; li cinse li speroni il cavalier di la Volpe, sier Marco Dandolo et sier Zuan Badoer. Poi per piaza si vene fuora di la chiesia, et lui di sora li cavalieri et il fiol Francesco apresso. Si chiamerà Paradiso. Et cussi si compite tal cerimonia, cosa nova né più seguita che davanti il nostro principe fusse baptizati