108 pure applauditi e festeggiati, ma e domandati a gran voci dopo il secondo loro duetto. Alla quale fortuna dell’ opera poco non contribuirono anche i cori, e l’orchestra in ispecie, la quale sonò con grand’ amore e mirabile accordo. All’ opera, secondo 1’ usato, e come nei grandi teatri, s’intreccia il ballo, 1’ Emma, Florans del Pratesi ; ballo non eroico, nè tampoco spettacoloso, nè gran fatto spiritoso, ma che per compenso è avvivato da svariatissime danze, una delle quali fin cogli abiti di doppio colore, che per la sua singolarità, al primo vederla, ha fatto una qualche piacevole impressione. Col ballo ci venne innanzi una nuova ballerina, di grado francese, la Conti. Non è una ballerina di somma grazia e leggiadria: sue qualità speciali sono piuttosto 1’ agilità, la leggierezza, uno slancio ardito, la perfetta misura. Ella batte co’ piedi la nota. Tutti i suoi passi, ne’ varii a soli de’ ballabili, sono belli di questi pregi, alcuni anche nuovi ed eleganti ; massime nel passo a due col Lo-renzone, eccellente ballerino pur egli, che possiede le ultime finezze dell’ arte, e può stare a petto co’ primissimi, che, sotto sopra, tutti