81 con rara esattezza ed accordo nelle evoluzioni e ne’ colpi della finta battaglia ; e certo il merito è grande nel compositore d’ averli in tal guisa educati. Un altro ricco e immaginoso ballabile è quello dell’ orgia nella tenda d’ Oloferne. Incomincia da alcuni fantastici gruppi, col giuoco di certe larghe fasce, e vasi di fiori, recati da fanciulli. Quelle fasce tendendosi, e piegando in fogge e disegni diversi, i vasi qua e là collocandosi, formano, insieme colle persone, altrettanti vaghissimi aspetti. Seguono le dauze belle per varietà di figure, di linee, per 1’ ottica malia de’ colori destramente maneggiati ; come allora che tra la fila degli uomini passan le donne d’ un colore, mentre di subito n’ escono quelle d’ un altro, si che par che d’improvviso si trasformino. Il Pratesi è veramente pittore. Ma fra tante belle cose, il ballo ha una macchia solenne : la Fioretti, quella vispa, infaticabile ballerina, al pubblico si gradita, e sì festeggiata, non ha se non un solo passo a due. Ben è vero eh’ ella ne fa nuove e mirabili pruove ; ma ciò è poco al desiderio, e si vorrebbe vederla di più. L’agilità, quegli XV. 6