631 Donado el cavalicr procurator, savi! dii Conseio, sier Filippo Trnn, sier Marco Antonio Grimani, savii a Terraferma, voleno star sul preso di mandar li 3 caporali con li 150 fanti. Et andoe primo in renga sier Marco Antonio Corner; li rispose sier Filippo Trun. Poi sier Lunardo Emo ; li rispose sier Gasparo Mallpiero. Andò le parte : 11 non sinceri, 5 di no, 61 di 1’ Emo, dii Malipiero, e questa fu presa. Et llcentiato Pregadi reslò Conseio di X con la Zonla et lexeno le lettere di Costantinopoli in zifra drizate a li Cai di X. 206 Di Trento, dii Rosso secret ario, ai 24 Avo-sto, hore 17, ricevute adì 26 ditto. Come il indice arbitro regio era co.ivalezulo, et posto ordine al convento per diman, per dar li capitoli ultimi et Inlerrogatorii, benché questi voriano aspetar il podestà di Verona dicendo vien per cose di grandissima imporlantia. El qual mi ha scrilo aspelar I’ ordine di inviarsi per qui da lo excellentissimo Conseio di X et li prepari alozamenlo; parlai al magnifico Caslelalto, li ha deputa et preparà una caxa di le principal. Ho abuto lettera zerca quelli Di la Torre, parlalo a li regii, disse il eomissiaro di Maran li darà ogni cosa, et zonlo sii de li domino Raymondo de Peremborg da Gorizia, comissario regio deputato a far le examlnation, farà dar a ditti Di la Torre le seriture etc. Di Roma, di V orator Venier, dì 21 ricevute adì 27. Come alli 1!) havia ricevuto nostre di 15 con li avisi da Costantinopoli di 14 fin 16. Il Pontefice è pur in lelo con gote, et mandai a dimandar P audienlia ; mi la deputò per ozi poi prati-so, et cussi andai et li comunicai li avisi. Ringratiò et considerò le 21 vele gionte in soccorso di l’armala turchesca, dicendo haver mandalo a dir al principe Doria che, essendo levata l’armala lurche-sca over rompendola volesse continuar l’impresa di la Morea, et che Soa Santità non li voleva mancar di darli aiuto siben dovesse impegnarci vender di le sue cose, et disse li piaceva ne fosse sta concesso le traile di formenli dal Turco el con raso-nevol predo, et però si provedi di luorne in tanto bisogno. È voce tra questi cesarei il Sophì esser polente, et considerò che turchi fevano ogni cosa per non si romper con il Sophi; et il Papa disse dispiacerli che quel Sydro Dalcos da Codrolpo sia de li, qual è per far mal assai. Poi mi disse haver spazà il suo camerier in Fratiza coi) ordine vadi per quello scrissi per mie di 17, e che 1’ havia auto dal duca di Savoia che 1’ era contento darli la for- MDXXXIII, AGOSTO. 632 leza el poi per Soa Beatitudine ge la fosse restituita. Disse haver scrito al reverendo Verulano concludi la liga con Sguizarl. Disse poi, l’orator dii re di romani, venuto qui in posta, fo per le cose di la raiua Caterina di Anglia, et trovatole expedite era tornato In posta. Parlando poi dii suo partir per Niza, Soa Santità disse non saper quando sarà l’armata francese zonla, et aspetla risposta di Pranza di quanto scrisse per poter mandar li forieri a Niza a preparar di alozamentl, el che ’1 voleva lassar legato qui il reverendissimo Monte et che l’haria oferlo una galia a l’orator cesareo dal qual ancora non havia auto risposta, et li havea diilo non si parlasse di cose di Cesare el fosse observà le capi-tulation di Madrid el Cambrai, qual Cesare non voi sia ponto alterate, et a questo il Papa non negò ne affirmò, e disse, il re chrislianissimo lenirà apresso di se il duca di Norfolch fiu vengi risposta dal suo re. Da poi mi disse avermi mandato a dir per uno suo secretarlo come il voler di Soa Santità era che ’I reverendissimo Pisani havesse il vescovado di Treviso, però pregava la Signoria li volesse dar il possesso. Scrive, Soa Santità è moleslala assai da le gole. Da poi comunicai a 1’ oralor cesareo li avisi di Costantinopoli, li piacque e disse haver nova da Napoli e dal marchese di la Tripalda come hanno avisi da Costantinopoli il Sophì haver ruinà le forze dii Turco a li confini, el che il Doria era alli 7 di questo a Cao Sparavento, come hanno per una nave venula lì, el qual andava con prospero vento, et in 7 zorni saria a Coron; ha con si 26 galle e 24 nave et sarìa andato pili aiegro sì don Alvaro fosse zonlo con le galle di Spagna, lo qual aspettava de brieve. Et disse 1’ aviso di le 21 velie gionte a 1’ armata turchesca, e come in Puia alcuni zentllomenl haveano armato 7 legni, zoè una galiota il resto fuste e Jireganlini, con 500 h')-mini valorosi et experti suso, et vanno a trovar il Darla per difender la religlon chrlstiana, et si quella dii turco fusse presa o fugata molli arme-riano per andar In suo aiuto. El è aviso, nel campo lurchesco esser prlnclpià la peste, e che ’1 capi-tanio novo turco venuto in l’armata havia ripreso il capltanio vechio haver lassa mirar in Coron la galìa di Cristoforln Doria et ordinato far la notte guardie di 20 galie, zoè 10 per parte, e fato di mezo il canal molli artlficli aziò non si potesse inlrar. Dii ditto, di 23, ricevute ul supra. Comunicatoli 11 avisi da Costantinopoli, bave gran piacer. E che I’ oralor polono era venuto a Costantinopoli per favorir la pace si tralava col re di romani e il