199 L’ Aldighieri in quest’ opera non ha grandissima parte ; ma il gioiello di essa è la bella romanza dell’ atto terzo con accompagnamento d’ arpa e di doppio flauto, del più soave motivo, in cui Renato deplora la pace e le gioie domestiche, perdute per colpa del perfido amico. Quel motivo ti tocca veramente nell’ animo, e 1’ Aldighieri lo canta con tutto l’affetto, accompagnato da’ modi più fini e delicati, che ne aiutano grandemente l’incanto. A indurre varietà e vaghezza allo spartito, € come a rallegrare il pensiero in mezzo a tante malinconiche immagini del soggetto, il maestro volle infiorare la parte del paggio d’ uno stile tutto gaio e festivo. La Vaneri, che la sostiene per pura compiacenza, benché d’ un grado a sè inferiore, e solo affinchè per lei non avesse a mancar lo spettacolo, cantò con 1’ usato suo garbo, co’ più squisiti ornamenti, tanto il grazioso motivo, che preludia al quintetto di questo atto, quanto la vivace canzone del ballo, e ne fe’ anzi una sì stupenda e pura e variata cadenza, che se ne volle la seconda sera a tutta forza la replica. Questo si chiama cantare ; e per esso ben puossi andar sopra al più o meno di brio dell’ azione.