69 nisce in bene. Come quegli allegri signori credono d’ essersi abbastanza divertiti, restituiscono la donzella al padre e allo sposo, eh’ eran venuti disperati a cercarla ; loro persuadendo che tutto fu un giuoco, una facezia, e Lionille è pura e innocente. Le genti di campagna, in generale, son di buona pasta : il padre, e, eh’ è più, lo sposo, credono loro sulla parola ; i due amanti s’ uniscono, e quasi a compensarli del male ad essi fatto, la contessa ed il figlio vogliono che le nozze si festeggino nel castello. Nel giardino, adunque, vagamente illuminato s’intreccian le danze, numerose, allegre, vivaci. Son due ballabili ricchi di bei quadri, di curiosi, se non nuovi episodii. Ella è piuttosto una larga e ingegnosa imitazione, che non una vera creazione ; ma 1’ effetto è piacevolissimo, tanto pei gruppi immaginosi, che per la varietà degli accidenti. Nel primo, son più contraddanze, parte serie, parte scherzose ; danzano giovani, danzano vecchi, si danza e si pugna ; come nel secondo, che chiude l’azione, molto si danza, e molto anche si corre. E una specie di polka moltiforme, continua, scapigliata, da lasciarci le gambe. Fra 1’ uno