4:ì I uunieri uscivano lenta mente dall’ urna ; erano di voce in voce a’ quattro venti della Piazza e delle strade vicine recati da’ banditori ; e la speranza, quattro volte tradita, (li mano in mano fuggiva, strepitando in un fischio, da’ corpi : enorme, orrendo fischio, che 1’ aria assordava e destava atterriti ne’ lor nidi i colombi. L’ ultimo numero e 1’ ultimo fuoco scioglieva la grande assemblea, ed ella, a guisa d’ una stroscia immensa, che in dolce declivio grado grado cola e si spande in varii rigagnoli, sperdevasi per tutti i varchi di quel vallo superbo. La Piazza indi a poco rimaneva muta7 deserta ; si spegnerono i lumi ; e in mezzo a tanti reietti della fortuna, a tanta soma di disinganni, e più ancora di noia, colla cartella comprata, quattro soli più o meno contenti andarono a letto e stimaron per loro bene spesa la sera. Tanti forse non n’ ebbero la sera dopo al veglione : veglione forzato, contro natura, e che, come tutte le cose nate per forza, fuor di stagione, avea 1’ apparenza, ma non il gusto della sostanza. Certo il luogo era lo stesso, gli stessi 1’ apparato e la illuminazione ; sta-