75 fra questi noteremo, come quelli che più furono graditi, il duetto della Traviata, tra la Bettio ed il Colonna, e quello de’ Caputeti e Montecchi tra quella e la Fantinelli. Le due giovini e novelline cantanti perfettamente nella stretta s’ unirono : tutte e due hanno bel metallo di voce, e la Fantinelli ha forse più robustezza e più brio, l’altra maggiore sicurezza ed uguaglianza di suoni : tutte e due eguale musical sentimento, per quanto la ristrettezza dell’esercizio, e più ancora la giusta trepidazione di una prima comparsa, permettevano loro di manifestarlo. La paura scema il potere. E questa nocque dapprima anche al Colonna, giovanetto d’ appena 16 anni, e che pure possiede la più maschia e formata voce di tenore baritonale, con un’ agilità, che non avremmo nè men sospettato in sì novizio cantore. Ei cantò l’aria dell’ Otello in modo, che ne dovette replicare la stretta, così piena, forte, estesa, intonata spiegò la voce, così nitida ed agile fu la modulazione. E dire che quell’ aria, alla Fenice e da una cima di tenore, non si voleva quasi ascoltare ! Viva il Rossini, e viva il Plet, che sa con le sue lezioni e in sì piccol’ ora produrre meraviglie siffatte ! Se v’ ha istitu-