41 di rifugio, nel naufragio degli anni, riparati le belle, quando le rose del volto sfiorate, spento 1’ ultimo raggio della gioventù, ed ogn’ illusione perduta, veggono diradarsi l’ingrato cerchio degli adoratori e sparire. Quante altere bellezze, eh’ ora sfolgorano, e lanciano dardi da’ primi ordini, si cercano pe’ Caffè, s’incontrano a tutti i freschi e passeggi, sono l’onore di tutti i balli, ricorreranno un dì, in difetto di meglio e in memoria d’ altre, alle pazienti battaglie de’ terni e delle cinquine ; ben fortunate se dagli antichi trionfi rimarrà ancora al loro carro legato uno schiavo fedele, che loro porti 1’ ufficio alla messa, loro procuri uno scanno alla predica, e corra ad informarsi il mattino dello stato della loro salute, sull’ esito delle pillole, come il sig. Pancrazio colla sig. Gandolfa nel Giocatore del Goldoni, quello specchio d’ ogni verità : il sig. Pancrazio e la sig. Gandolfa, come a dire in volgare, sior Tornio co la, so techia. Tale è la moralità della tombola. Ma quando, dalle intime pareti, ella si porta nella pubblica arena, in quel circo di monumenti, in quel museo d’ architettura, che si chiama la Piazza ; quando una città, un