227 bene dal Baratti, benché ei faccia un gran soffiarsi nelle mani, eh’ è il modo, con cui egli esprime il dispetto o l’imbarazzo. Tutto il bello del componimento è nella varietà e vaghezza delle danze. In queste mostrò tutto 1’ estro e 1’ immaginazione il compositore, nè può nulla vedersi di più nuovo e insiem più leggiadro quanto la contraddanza del corpo di ballo in sull’ aprir dell’ azione. Ei si vale di quelle mobili masse come un disegnatore della matita, e ne compone disegni mirabili con la diversità delle disposizioni, de’ gruppi, dei tempi, e la bella armonia de’ colori. Ma il Casati non si contentò di descrivere a terra le sue figure ; ei volle portarle anche in aria. In un ultimo ballabile, le ballerine escono, tenendo una specie di ceppo fiorato, che veramente non si sa che cosa significhi ; li dispongono in doppia riga al suolo pel lungo, ci si schierano dietro, ed ora vi posano il piede, ora in questo o quell’ atto v’ abbandonano la persona ; poi ne fan mucchi, ne mettono due e fino tre 1’ uno sull’ altro, e ci si arrampican sopra, formandone non so quanti gruppi. Il giuoco sente più del ginnastico, che del coreografico, e non è senza pericolo. Que’ trofei,