153 sica, e questo non potrebbe esser più pieno ed intero. La nota ti fa udire il gemito de’ morenti, le grida della disperazione ; assisti col pensiero a’ tormenti, vedi quasi cogli occhi le stragi ; e i rintocchi della funebre squilla, i colpi de’ moschetti che a quella si mescono, aiutano la trista impressione e ti serrano il cuore. Ed or si discorra di genere italiano o tedesco : quando la musica giugne a tal grado di significazione, e sì evidente, sto per dire, è la pittura, egli è per me il genere vero e più in là non domando. Se non che come 1’ opera non fu in tutto squisita 1’ esecuzione. Molte cose si dovettero perdonare ; con tutto che 1’ Agresti, tenore, la Roissi, ed anche la Rota-Galli, facessero debitamente le loro parti. L’ Agresti è un tenor di maniera, eh’ ha voce simpatica, e canta con modi elettissimi, e tale ei si mostrò e nella romanza, e nel duetto con la Rota-Galli, che con lui divise gli applausi, e nel duetto e nel terzetto con la Roissi, gentilissima, perita cantante, che non fu qui men fortunata e applaudita che altrove. Quanto all’ Ottaviani e al Benedetti, il loro valore è già noto, ed ebbero anch’ essi i loro applausi.