PRIMA GUERRA BALCANICA * * * Nel 1912 la popolazione supera di poco i 2.600.000 abitanti con una densità relativa di 41 abitanti per chilometro quadrato. Sono in esercizio 1609 chilometri di ferrovie. Dal 1885 al 1912 il bilancio dell’esercito segna delle sensibili oscillazioni. La renitenza alla leva è un fenomeno diffuso e la disciplina, in generale, ha sempre lasciato a desiderare nel soldato greco, abituato a discutere gii ordini coi superiori. Anche i rapporti fra truppa e ufficiali hanno forme ignote agli altri eserciti: così, ad esempio, quando un reparto giunge in un villaggio, il soldato non vede ragione alcuna perchè l’ufficiale debba essere alloggiato e nutrito meglio della truppa. L’ufficialità si è mescolata spesso nella lotte politiche, con menomazioni del suo prestigio. Nel febbraio 1911 una missione militare francese, diretta dal generale Eydoux, è chiamata in Grecia per riordinare l’esercito e lo stato maggiore. La legge del 15 febbraio 1912 abolisce le unità quadro — che erano quasi un terzo del totale ed importavano una spesa notevole con poco profitto — rimaneggia la circoscrizione territoriale aumentando le divisioni da tre a quattro e modifica gli organici delle varie armi. La legge stabilisce l’obbligo del servizio per 35 anni. Dal 190 al 40" gli individui fanno parte dell’esercito di campagna: per due anni nell’esercito attivo, per dieci anni nella prima riserva, per nove anni nella seconda riserva. Il ministro ha facoltà di congedare ogni anno dal i° giugno al i° novembre un quarto della forza. Sono ammesse poche esenzioni e gli esenti corrispondono una tassa militare. Nel 1912 sono stati incorporati 18 mila uomini; la forza bilanciata è di 1889 ufficiali, 29.361 uomini e 4.443 quadrupedi. I limiti di età degli ufficiali sono notevolmente elevati, specie per gradi inferiori. La guerra coglie l’esercito greco in periodo di riordinamento. 190