Reminiscenze del Carnovale (*). Non vi dirò quanti carnovali io m’abbia addosso : le cose malinconiche, triste, si vogliono dimenticare ; ben vi so dire che de’ Carnovali n’ ho scritti parecchi, tanto eh’ ogni valentuomo potrebbe averne spedita la materia, e onestamente rimandare il lettore alle descrizioni degli anni passati. Ma il Carnovale è di sua natura sì vario, si può prendere da tanti manichi : quest’ anno particolarmente ebbe un sì speciale suggello, che ben potrebbe l’ingegno, ma non mancar 1’ argomento. Suo peculiare carattere fu un capriccio, un furor d’ allegria, che perpetuò, per quindici, il giulivo tumulto, il baccano dell’ ultimo gior- (’) Gazzetta del 9 febbraio 1856.