80 e innocenti della sua signora madre, che adora, e della sposa, che attende ; nè si pone per altro al profeta, se non per questo eh’ ei vuole abbattere, cogli altri grandi, un conte d’Ober-thal, che gli rapi appunto la sposa. Gli stessi Anabattisti, quella inseparabile trinità, quella specie d’ Avino, Avolio, Ottone e Berlinghiero dell’ Ariosto, che fanno i lor fatti di conserva, in comune, non hanno miglior argomento per elevarlo a capo della lor setta e sovrano, che la strana sua somiglianza a non so quale immagine prodigiosa : questa per loro tien luogo d’ ogni virtù ; gli dà scienza, valore, costanza : poi, sul più bello, lo piantano e lo tradiscono. Quel buon figliuolo, che alla madre dapprima sacrifica lo stesso amor suo, e per salvarla non dubita di perder la sposa, salito in grandezza, non pur la dimentica, ma lascia che tragga miseri giorni limosinando ; quando gli era si facile, volendo pure tener al mondo nascosta l’origine sua, fare a lei giugnere celatamente soccorsi. Il profeta ha una sola ispirazione felice, e adopera un tratto veramente di spirito, quando là nel tempio, in mezzo alle glorie della sua incoronazione, sta