162 notano le medesime qualità di perito cantante, e certo nella scena della follia, nella preghiera del miserando veglio dinanzi la fiera usurpatrice, non poteva desiderarsi una rappresentazione più viva e drammatica, un canto più appassionato ed espressivo. Le belle modulazioni, che in questo duetto s’incontrano, furono da lui eseguite con nitida e perfetta agilità, e il pubblico la riconobbe con la più fragorosa approvazione. Il Biacchi, Zaccaria, è un buon basso profondo, e tale mostrossi e nella cavatina della introduzione, e nell’ aria della terza parte, e in tutti i pezzi concertati, a cui molto conferisce la sicura e robusta sua voce. Fra’ detti pezzi concertati, vuoisi più particolarmente ricordare quello che chiude la parte seconda, magnifico lavoro d’ arte e d’immaginazione, e eh’ ebbe per opera di tutti, attori, cori ed orchestra, il conveniente risalto. L’ orchestra è ricca, i cori sono ottimamente addestrati : lo spettacolo in somma si compone di buoni elementi, e, se non accadono altre sciagure, se ne può cavare qualche costrutto.