150 a dirittura trasportato nell’ olimpo, al cospetto di qualche dea ; mentr’ ella considera per parte sua 1’ ottimo gusto di Valentina, ne approva la scelta, e, se non fosse l’amicizia, quasi quasi si metterebbe nel luogo di lei. Tutto ciò è espresso in un graziosissimo duetto, nel quale assai vago in ispecie è il motivo : Svegliarsi nel mio petto, a cui risponde con altro un po’ nel metro diverso Raul : Ah ! la vita in quest’ istante, e che a noi profani (abbiamo da dirlo ? ) parve pizzicare qualche cosa del buffo. Qui al suono d’ una marcia, non so se più bella per 1’ artifizio o pel numero, entrano i signori, eh’ hanno ad essere testimonii del-l’inaspettato connubio ; e la solennità del giuramento, eh’ ei prestano, è molto ben resa da un quartetto a voci scoperte, tenore, baritono e bassi, di cui si compone il largo del finale ; come 1’ agitazione e il furor delle turbe per lo scagliato rifiuto di Raul sovranamente è significato dalla stretta romorosa e agitata, con cui quel tratto si chiude. Questa efficacia, questa magia di colorito maggiormente ancora si riconosce, poiché quest’ opera cresce quanto più progredisce, nel coro marziale con cui s’ annunzia il terz’ atto.