157 artifizio o la potenza del canto, eh’ egli ne trae. Il Fumagalli ebbe pure 1’ onore di prodursi sere fa in una di quelle veglie solenni, che S. A. R. la Duchessa di Berry suol dare all’ eletta società di Venezia, ed alla quale erano eziandio presenti le LL. AA. RR. il Conte di Chambord, il Duca e la Duchessa di Modena, ed altri personaggi cospicui : onore del quale fu a parte anche il sig. Angelo Tessarin, che col Fumagalli in alcuna sonata s’ accompagnava. Ma ritornando alle sale più modeste, però non meno eleganti, dell’Apollinea, a’suoni me-scevansi i canti. La parte vocale fu sostenuta coll’ ordinario valore dalle signore Mascarìch e Buzzolla e da’ signori Torossi, Barbarani e Zen. Benché un po’ sgomentati dall’ immenso uditorio che loro stava dinanzi e appena poteva capire in tutte le sale ; benché combattuti da quella grave atmosfera, che tanti lumi e tanti fiati accendevano, e’ non vennero meno alla pruova ; rinnovarono care impressioni co’ più classici componimenti, a torto alcuni dimenticati, di Rossini, di Mercadante, di Lillo, di Verdi ; e il terzetto della Gazza ladra, can-