202 che si compone appena di due o tre frasi e quasi passa inosservato, se nulla in tale spartito può all’ osservazione sfuggire, ha non so che di proprio e speciale, che ti dipigne l’atto e la situazione. Ma di tutto questo, del pregio dell’ armonia imitativa, della musicale eloquenza de’ritmi e de’ canti, abbiamo altrove, non son gran mesi, discorso, e non rifaremo l’inutil fatica : inutile veramente perchè non accade dimostrare ciò che a ognuno è già aperto, ed ebbe il consenso di tutto il mondo : inutil fatica e superba ! E’ non ci rimane dunque a parlare se non della esposizione, quella vesta luminosa che si diede alla grande creazione del Meyerbeer, e eh’ egli certo non avrebbe potuto desiderare migliore. In questa bella corona d’ artisti, e qui il nome d’ artista con tale applicazione alla scena non crediain profanato, prima e nuova ci si fa innanzi la Medori. Ella giuuse tra noi preceduta da un gran nome ; e quel suono, quell’ immenso pubblico e privato preconio, oud’ ella si circondava, non riuscì, come spesso pur accade, in nulla bugiardo. Si potea un istante dubitare: bastò udirla per credere. La Medori merita la sua fama.