232 bietta figura d’ un taverniere che fa a pugni e s’imbriaca ; incomodare una Regina, e che Regina ! Elisabetta d’Inghilterra, a battere le osterie, per ridurlo sul buon sentiero, son cose che non si crederebbero, se non si fosser vedute. Molto si concede a’ poeti, più molto a’ compositori de’ balli ; ma il Casati andò di là d’ogni concessione più larga : non s’arrestò a’ limiti del buon senso. La sua favola non ha intreccio, nulla che ti commuova e ti tocchi, e la Gaia e il Baratti invano s’ affaticano, perchè non si può tirar sangue da un sasso. Skakspeare è condotto, nel sonno, per ordine della Regina, a smaltire il suo vino ne’ parchi reali ; eli’ ha 1’ estrema bontà di sonargli anche 1’ arpa per suscitargli, con le soavi melodie, immagini gioconde e sogni piacevoli, ed ecco in un istante la scena si popola di bianche e leggiadre apparizioni, che cogli atti più seducenti (quelle apparizioni sono le ballerine, guidate dalla Priora) gli scherzano e folleggian dinanzi, come dice il libretto : strana maniera di condurre a più savii e poetici costumi il poeta ! Quelle apparizioni gli additano danzando alcuni suoi capolavori, che in altrettanti quadri escono a volta a volta -wrm-—