BALCANI 1912-13 * * * Il confine fra la Bulgaria e la Turchia è tracciato generalmente lungo la displuviale, ma lascia ai turchi il saliente di Temroj che include buona parte della valle della Kricima, e che si spinge a quindici o venti chilometri del fascio di comunicazioni che segue il fondavalle della Marica. Dai1 Rodopi i bulgari possono scendere a 11’Egeo e tagliare le comunicazioni dei turchi fra la Tracia e la Macedonia. Le operazioni in questo settore avranno dunque per iscopo una minaccia reciproca alle linee di comunicazione. La maggiore accessibilità della vallata dell’Arda consente alle truppe bulgare operanti in questo settore di affiancare le operazioni lungo l’asse della Marica; acquista particolare importanza la borgata di Kircaali dove si annodano le rotabili e le mulattiere che portano a Plovdiv, Haskovo, Dimotika e Gumùlcina. La Tracia si presta all’azione di grosse masse ed è percorsa dalle principali comunicazioni che allacciano le due Capitali: « zona della decisione », dunque. La Macedonia orientale non si presta ad operazioni con effettivi importanti, sebbene servita da due buone comunicazioni, una delle quali porta da Sofia a Skoplje, il centro militare e politico più importante della Macedonia, e l’altra da Sofia a Salonicco, porto ed obiettivo politico cospicuo. # * # / Il tavoliere della Tracia ha temperatura relativamente mite, con forti differenze stagionali, pioggie non molto copiose, pochi giorni di neve. Più ad occidente la fascia bassa verso l’Egeo ha temperature medie abbastanza elevate, regime pluviometrico col massimo nel tardo autunno, precipitazioni nevose piuttosto rare. Nell’alta Struma e nelle regioni limitrofe le temperature sono più basse, le pioggie più concentrate nella tarda estate e nell’autunno. Nelle zone più 68