312 nere ; o rappresenti gl’ imbarazzi e le paure di Wilkins nell’ Elle est folle o del povero Ballandar nella Une chaîne di Scribe, egli è sempre parimenti grazioso : le sue facezie, i suoi scherzi son sempre misurati, gentili, muovono il riso su’ labbri più schivi ; ed egli è già in possesso delle pubbliche simpatie. Il Bv/rgwy negli amorosi, il Monet ne’ padri, sono due attori diligenti, accurati, ma stanno a qualche distanza dagli altri. Ed or delle donne. La Grave è nostra conoscenza antica, e antica davvero, poiché risale a’ tempi de’ Doligny, il che ci porta indietro ben quindici anni. Ma ciò non toglie nulla al suo merito ; gli anni ci sono, ma non si veggono, ed ella è sempre quella fine e graziosa attrice, che allora ci parve. Ella recita con garbo ed eleganza di modi la commedia, si scalda con vera passione nel dramma : peccato che talora carichi le tinte, sì che, per troppa espressione, confonde e mastica il suono delle parole, ond’ ei non giunge intero all’ orecchio e si smarrisce ! Ella guadagnerebbe ad esser più schietta. La Well nelle parti ingenue e di soubrette ; la Fontenelle nelle forti, e in quelle